Musicooking
Il binomio musica e cucina non si è mai dimostrato riuscito. Nel senso che musicare una ricetta è sempre stato ritenuto lessicalmente molto difficile, e a ragion veduta.
Soprattutto in italiano, dove amore può far rima con frullatore e poco altro.
E lo stesso dicasi per tu (sartù / ragù), cuore (sbattitore), sogno (scalogno cipolla), figlia (vaniglia), giorno (forno), sole (scarole), paradiso (insalata di riso), bacio (cacio), pelle (animelle) e bambina (margarina).
Non c'è Mogol che tenga.
Pertanto, sia lode ai Tool per essere stati - se non tra i primi [1] - per lo meno i più efficaci in questo arduo compito.
In particolare mi riferisco alla loro enigmatica Die eier Von Satan, un incrocio musicale tra i rumori assordanti di una pressa idraulica e i sussulti nazisteggianti di una folla in delirio, arringata in tètèsco da un bestione pelato, presumibilmente strizzato in un infausta divisa marrone un po' retrò.
La canzone (mi sia concesso chiamarla così) è contenuta in quel capolavoro assoluto che è Ænima, l'opera che a partire dal 1996 contribuì a far conoscere maggiormente al grande pubblico la miscela esplosiva e affascinante di ritmi dispari e inconsueti, tecnica sovrumana sebbene mai fine a sè stessa, immaginario esoterico e sensibilità fuori dal comune che caratterizzò da quel momento in poi il quartetto californiano.
Ma ciancio alle bande, ed eccovi il testo:
Eine halbe Tasse Staubzucker
Ein Viertel Teelöffel Salz
Eine Messerspitze türkisches Haschisch
Ein halbes Pfund Butter
Ein Teelöffel Vanillenzucker
Ein halbes Pfund Mehl
Einhundertfünfzig Gramm gemahlene Nüsse
Ein wenig extra Staubzucker...
und keine Eier
In eine Schüssel geben
Butter einrühren
Gemahlene Nüsse zugeben und
Den Teig verkneten
Augenballgroße Stücke vom Teig formen
Im Staubzucker wälzen und
Sagt die Zauberwörter
Simsalbimbamba Saladu Saladim
Auf ein gefettetes Backblech legen und
Bei zweihundert Grad für fünfzehn Minuten backen...
und KEINE EIER
Bei zweihundert Grad für fünfzehn Minuten backen...
und Keine Eier
In alternativa, acquistate il CD che ne vale la pena.
La traduzione del testo seguirà in un prossimo aggiornamento, tanto per lasciarvi un po' sulle spine (lo so che state fremendo, curiosoni che non siete altro... :)
Vi basti sapere, o miei giovani virgulti, che nulla è come sembra...
(picture courtesy of toolshed.down.net)
Note:
[1] - Tra i pochi altri grandi artisti che si sono cimentati in un compito analogo giova ricordare (in rigoroso ordine cronologico):
- Prophilax con Tronco Cionco (da Il Signore Delle Fogne, 1993)
- Tom Waits con Philipino Box Spring Hog (da Mule Variations, 1999)
- Ornella Vanoni con Rossetto e Cioccolato (da Noi, Le Donne Noi, 2003)
Link e testi cercateveli voi, bàmbascioni!
5 comments:
... lo sanno tutti che questa canzone parla della PANZANELLA... l'unica cosa su cui non concordo io - e che sicuramente farò presente ai Tool - è che l'uovo sodo a rotelle ormai lo mettono quasi tutti anche se nella ricetta originaria non c'era!
Come al solito, sei dirompente quando scrivi
credo che tu debba realmente pensare a smettere del tutto di parlare e cominciare a girare con un taccuino in mano, o una tavoletta grafica
grazie
di molte cose
buena vida, e rilassati quando puoi
@Ted74: che sono tutte 'ste lingue in bocca? Stai diventando forse ricchione?!?!?! :)
@daikirja: è Ozzy Osbourne che ha scritto una canzone sulla panzanella! ISTRUISCITI prima di parlare!!! :)
Flower attenzione, non mi hai citato un pezzo cult: Gelato al cioccolato di Pupo.
@renzo: La logica era che la canzone contenesse la ricetta. Enzo Ghinazzi (er Pupone) non s'è voluto sbilanciare! :)
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