Petit-pain arabe (et provocateur)
Detto anche "ruòtolo Yin e Yang" per l'accostamento di componentistica allopatica ma che sta bene insieme (e quanto, oh, solo voi lo potete sapere!).
Occorrenti:
- Mortazza fresca tagliata fina fina (sotto casa mia ne vendono tre etti a 1,86 Euro)
- Caciocavallo o provolone piccante (sotto casa mia non ne vendono di buono, per cui approfitto quando torno dai miei e ne faccio scorta)
- Panino da kebab / shawerma (sotto casa mia ne vendono 10 per 1 Euro)
Per la preparazione non credo ci sia bisogno di spiegare nulla, se non che la mortazza va spiaccicata para para nel panino, ricoperta con il formaggio di vostra scelta (rigorosamente uno tra i due su menzionati) e il tutto va arrovogliato come fosse un cannellone.
Nella preparazione si è voluto rendere omaggio a quei sommi esempi d'intellighenzia paramilitare israeliana che suggerivano (se ne parla anche qui) di avvolgere i corpi dei kamikaze palestinesi (o ciò che ne rimaneva) in pelli di maiale, in modo da impedire all'anima (di chitammùrt) di raggiungere il paradiso & le 72 lubriche uri, sconsigliando così agli improvvidi di provarci a farsi saltare in aria un'altra volta (un'altra volta?!?!?!).
Poi, un barbuto muftì dodicenne gli ha spiegato che l'anima dei "martiri" di cui sopra se ne va a ramengo immediatamente appresso all'atto della morte, per cui ciccia.
A proposito di vini, il ruotolo siffatto va gustato in abbinata ad un nobile rosso israeliano, magari uno Shiraz*, in modo da completare appieno il metaforico processo di pace (intestinale più che internazionale).
Se proprio non ne doveste disporre, va bene pure un rosso dei castelli o un primitivo di Manduria. Anche il salice salentino non sfigura.
Per i più avventurosi (e per i discepoli della scuola diplomatica meneghina) sostituire ai caci papabili, una spalmata di gorgonzola piccante.
Jatavènn' a fa'ngùl!
*N.d.IO: maddèche, ahò, manco so cazzhoscritto!
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